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Titolo: JÈRA ’NA VOLTA DANÓN

Autore: Giovanna Ruzzene

Editore: Editrice Per Annone

Descrizione:

Questa pubblicazione raccoglie, in gran parte, scritti dialettali apparsi sul periodico “Cinque Stelle” sotto la rubrica “Il nostro dialetto”, accompagnati da una traduzione in italiano, oltre che da una serie di pregevoli disegni.
Speriamo, in questo modo, di rendere più chiari e accessibili a tutti i testi dialettali, che alcuni lettori da tempo ci chiedono di tradurre: la loro lettura comporta delle difficoltà nella decifrazione e, soprattutto per i più giovani, nell’attribuzione di significato a certi termini e locuzioni non più usati. La nostra intenzione è di dare un piccolo contributo al recupero e alla valorizzazione di un mondo ormai presente solo nel ricordo di pochi, affidandolo a una memoria collettiva e condivisa: questo è anche il vivo desiderio degli anziani che sono stati intervistati, alcuni dei quali, purtroppo, non sono più tra noi.
Siamo convinti che il recupero di tradizioni, usanze, aneddoti, storie individuali o collettive non possa andare disgiunto dallo strumento comunicativo principale, oseremmo dire unico, dell’epoca (la prima metà del ’900) che viene presa in considerazione: il dialetto.
Sono sempre di meno i genitori che desiderano trasmettere ai figli, accanto alla lingua italiana, il bagaglio dialettale, spesso accampando la motivazione di offrire, così, un’educazione linguistica più in asse con la contemporaneità. Un madornale equivoco, a nostro avviso: molte ricerche hanno dimostrato come l’apprendimento di più lingue fin da piccoli costituisca un vantaggio. Chi di noi ha avuto modo di coltivare il dialetto come lingua materna, lo sa.
Ma noi sospettiamo che il rifiuto del dialetto celi anche un significato ancora, con esso, più preoccupante: la volontà di rimuovere il passato, un sistema familiare, sociale ed economico ritenuto sorpassato, addirittura imbarazzante al ricordo.
Noi siamo invece convinti testimoni della sua straordinaria vitalità, della sua ricchezza di relazioni, sentimenti, inventiva, umiltà, senso dell’umorismo, pur nella faticosa quotidianità che lo permea.
Rispetto alla pubblicazione fatta su “Cinque Stelle” abbiamo mantenuto i segni grafici che distinguono determinati suoni, ma solo laddove ci sia sembrato strettamente necessario, mentre abbiamo cercato, per quanto possibile, di non sovraccaricare dei testi già impegnativi.
Invitiamo tutti a leggerli ad alta voce, magari ai figli o ai nipoti, per restituire ad essi una tra le dimensioni essenziali: l’oralità.

Annone Veneto, dicembre 2006
Gianfranco Costini
Editrice “Per Annone”